CARLO DE BENEDETTI E L'ORDOLIBERALISMO DE NOANTRI.
FABIO FOCARDI
18 set 2015
CARLO DE BENEDETTI E L'ORDOLIBERALISMO DE NOANTRI.

Mette le mutande al mondo il vecchio finanziere per spiegarci che cosa oggi è l’uomo: una macchina che si divide tra ideale e interesse. Oggi - ci spiega - è l’interesse a dominare la vita del singolo uomo, perchè la tecnologia ha prodotto questo risultato. Ogni epoca ha avuto la sua tecnologia e ha interferito sull’uomo, pensiamo all’introduzione del telaio a vapore e così via a ritroso. Ma che cos’è questo interesse che prevale sulla coscienza? Sicuramente un interesse concreto finalizzato a migliorare e rendere più felice la propria vita: potremmo declinarlo come sinonimo di utilità e questo concetto ci porta dentro la cultura del liberalismo e delle sue evoluzioni. E’ l’utilità che fa il mondo e l’uomo, è il mercato che fa la realtà. L’uomo di oggi sta dentro questa realtà, da singolo, in aperta concorrenza con tutti gli altri. Ma il mercato non è perfetto ed ecco la necessità di regolarlo, ecco la politica, la gestione del governo e dello stato. Qui la differenza tra destra e sinistra si evidenzia. Non c’è più differenza - spiega l'Ingegnere - o meglio “c’è un filo sottile che le separa”, ma sinistra e anche la destra degli ideali sono finite, c’è in essere un nuovo modo di governare. Non è il libero mercato come sistema sociale autoregolantesi ,tanto caro alla destra, non è la governabilità Keynesiana con il suo welfare supporto del sistema sociale; oggi si tratta di governare nell’interesse del singolo cittadino del singolo individuo.

Ecco che Debenedetti ci propone niente meno la modernità dell’ordoliberalismo. Un governo che si occupi di ognuno di noi nella sua “quotidianità”, che garantisca ad ognuno la potenzialità di realizzarsi nella concorrenza di mercato garantendo l’ordine dei percorsi sociali: dalla gestione della povertà alla costruzione di metropolitane efficienti. 

E’ la terza via tra il liberalismo di Trump e quello di Berlusconi e i Fenomeni e i movimenti dell’antipolitica che si ostinano a parlare alla pancia delle persone per suscitare passioni distruttive. La terza via non è più ideologica, abbandona gli idealismi, supera le passioni con una sferzata di nuova razionalità positiva. E’ Renzi il suo alfiere. Non più la logica del contro, ma una visione positiva che spinga al merito del singolo e al contempo garantisca anche chi non ce la fa, con la Promessa di un piatto caldo alla Caritas e un futuro migliore. E’ Renzi l’incarnazione dello spirito della modernità che introduce la cultura dell’ordoliberalismo all’italiana. Il paradiso è qui basta mettere ordine pragmaticamente senza tante ideologie.

La Cancelliera Merkel da tempo gestisce questa nuova razionalità, ricostruendo anche percorsi morali a supporto del singolo lavoratore cittadino per una sua maggior efficienza nel mercato, non senza lasciarsi sfuggire la costruzione di un grande esercito salariale di riserva di provenienza siriana. Forse il prossimo ad accettare la nuova razionalità dell’ordoliberalismo sarà Tsipras, ma vediamo cosa ne pensano i greci.

Ovviamente la nostra lettura della realtà è fatta con tutt’altra specie di occhiali da quelli dell'Ingegner De Benedetti. Ne riparliamo....