CONVEGNO CIHEAM / 1 - LE ENERGIE DEL MEDITERRANEO
06 feb 2014 CONVEGNO CIHEAM / 1 - LE ENERGIE DEL MEDITERRANEO

Cibo, sostenibilità, riduzione dei costi energetici, sviluppo delle fonti rinnovabili, rilancio della cooperazione Nord-Sud. Sono queste le principali sfide che il Mediterraneo nella sua globalità dovrà affrontare nei prossimi anni per tutelare l'ambiente e garantire una qualità di vita degna a tutti i suoi cittadini. A ribadire questi imperativi, il primo Forum svolto a Bari lo scorso luglio dal titolo “Le Energie del Mediterraneo”, organizzato dal Ciheam -Centre international de hautes études agronomiques méditerranéennes- su un argomento nel quale convergono i due temi fondamentali delle condizioni di vita attuali: il problema dell’energia ed il problema delle risorse alimentari valorizzati dalle loro interconnessioni. Se parte delle risorse energetiche dovranno in un futuro essere sottratte alle risorse alimentari rischieremmo di tagliarci le gambe. E’ necessario che si trovino delle soluzioni perché l’energia pulita del pianeta non derivi dalle attuali terre fertili, già di per se non sufficienti a tutta la popolazione del pianeta, ma da una profonda innovazione dell’attività agricola.


Dal meeting è emerso chiaramente che ricercare nella terra le risorse energetiche, come si è fatto con il gas e petrolio oggi, valorizzando altre potenzialità energetiche di ciò che la terra possiede e contiene non è una missione impossibile, anche se, forse è necessaria. Quando c’è la volontà anche l’impossibile diventa possibile ed il necessario una grande opportunità!
Anche ai denigratori più ostinati di qualunque utopia appare chiaro che soltanto da equilibri mondiali possono derivare nuove sintesi tra conoscenza e decisione, con il superamento definitivo dei meccanismi seguiti in passato. Ma se è vero che le strutture macroscopiche sono una ripetizione delle armonie e delle simmetrie microscopiche, e cioè che un macrocosmo ordinato è costituito da tanti microrganismi ordinati, secondo il medesimo principio, allora, si comprende la validità logica del discorso che facciamo “noi” del Ciheam cercando, attraverso la cooperazione, di analizzare elementi politici diversi ma che hanno profonde radici in comune.

 

Costruire un esempio o realizzare un prototipo significa facilitare il lavoro di tutti quelli che hanno la stessa necessità di scaldarsi e di mangiare. Collaborazione, come ha sottolineato nel corso del suo intervento di saluto Cosimo Lacirignola -nel suo duplice ruolo di Segretario Generale del Ciheam e direttore dell’IAMB che ci ha ospitato- che deve essere innanzitutto tecnica e scientifica. ''Ma servono anche una maggiore coesione tra i partner delle due sponde per invogliare gli investitori stranieri a investire nel Mediterraneo e un’importante apertura alla concorrenza''.


Senza farne carico agli autori, ma chi si è dimostrato la vera tiranna dei nostri sogni come al solito è l’economia. Certo una tiranna che sa come farsi amare dai suoi sudditi, che forse vizia anche troppo, ma preferisce continuare a disporre in esclusiva del potere. E’ questa la vera sfida: rendere vantaggiose, anche nella complessa economia globale, le soluzioni per le bioenergie. Una nuova forma di concorrenza per l’uso della terra, più precisamente del suolo agricolo fra biocarburanti e cibo. 
In effetti negli ultimi anni una quota crescente di superficie agricola è stata destinata alla produzione di biocarburanti. Altro che dilemma, dunque: alimentare le persone o le automobili? Un’automobile vale, più o meno, quanto sei persone. Si configura un’inedita competizione fra i possessori di automobili che sono circa un miliardo nel mondo e il miliardo di affamati.
L’interesse degli studiosi, oltre che delle istituzioni può essere documentato anche dalla partecipazione al Forum che ha visto raccolto intorno ad un’ampia distribuzione di tavoli il fior fiore dei cultori di questa materia in Italia. Abbiamo potuto spaziare dai temi politici a quelli storici a quelli economici a quelli fisici e -ahimè- metafisici! Va segnalato altresì la presenza d’imprenditori che hanno già dimostrato di credere nella validità del progetto.


In ordine alfabetico hanno dato il loro contributo alla giornata: Gianni Bonini, Francesco Campanale, Franco Cardini, Carlo Cascella, Stefania Craxi, Paolo De Castro, Lucio Gallo, Cosimo Lacirignola, Luca Lanzalone, Georges Mikhael e Federico Vecchioni.